Donne, il nuovo bonus è stato approvato | 500€ direttamente in busta paga: ecco quando verrà accreditato

Bonus 500 euro per le donne (Canva foto) - www.financecue.it
Un aiuto concreto per le donne: nel 2025 cambia tutto, adesso 500 euro arrivano direttamente in busta paga.
In un panorama lavorativo ancora segnato da forti disparità di genere, le lavoratrici madri si trovano spesso a gestire un equilibrio fragile tra vita privata e impiego. Le politiche di sostegno, finora frammentate, si concentrano ora su interventi più diretti, pensati per alleggerire il peso economico che grava su chi cresce figli mentre porta avanti un lavoro.
Negli ultimi anni, sono cresciuti gli sforzi per semplificare l’accesso ai contributi pubblici, soprattutto per le categorie più vulnerabili. In quest’ottica, molte donne hanno beneficiato di agevolazioni fiscali e decontribuzioni, strumenti che però spesso non si traducono in un supporto immediato. La necessità di un aiuto tangibile e tempestivo è diventata sempre più urgente.
Mentre le lavoratrici a tempo indeterminato hanno potuto contare su uno sconto contributivo importante, le madri con contratti più precari sono rimaste spesso escluse dai benefici più consistenti. Per questo, l’introduzione di nuovi meccanismi, più equi e accessibili, diventa cruciale per ridurre le disuguaglianze interne al mondo del lavoro femminile.
Il 2025 si prepara dunque a essere un anno di svolta: l’interesse verso il tema si è acceso anche sui social, dove cresce la curiosità attorno alle novità in arrivo. La notizia ha cominciato a circolare grazie a fonti affidabili come il profilo Instagram di Wordlyfinance, che ha anticipato i punti chiave della misura destinata alle lavoratrici madri.
Novità importanti per chi ha figli a carico
Dal prossimo anno, le madri con almeno due figli a carico e un contratto a tempo determinato potranno ricevere un bonus netto di 480 euro, erogato una sola volta nel mese di dicembre. Questo nuovo contributo sostituirà la precedente modalità di decontribuzione, rendendo l’aiuto più diretto e visibile. L’importo, corrispondente a 40 euro mensili, sarà totalmente esentasse e senza oneri previdenziali, con un impatto immediato sul reddito disponibile.
Le risorse stanziate sono state potenziate rispetto alla Legge di Bilancio iniziale: ai 300 milioni previsti si sono aggiunti altri 180 milioni tramite il Decreto Legge Economia, per un totale di 480 milioni. Un intervento che dimostra la volontà del governo di rafforzare il sostegno a una fascia spesso trascurata del mondo del lavoro.
Come funziona davvero il nuovo contributo
A cambiare non è solo la forma del bonus, ma anche la sua gestione: non sarà più il datore di lavoro a occuparsi della pratica, ma direttamente l’INPS, tramite un sistema semplificato di richiesta. Resta in vigore il requisito dell’ISEE sotto i 40.000 euro, mentre le lavoratrici a tempo indeterminato continueranno a godere dell’esonero contributivo fino a 3.000 euro annui, misura valida fino al 2026.
Le lavoratrici domestiche restano escluse dal provvedimento, così come chi non ha figli entro il limite di età previsto. Il bonus sarà infatti riconosciuto solo fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo, rendendo il sostegno mirato e legato alla fase più delicata della crescita dei figli.