Gratta e Vinci, scoperto il trucco dell’orologio | Devi comprarlo sempre a quest’ora: da oggi il successo è a portata di tutti

Un gratta e vinci (Depositphotos foto) - www.financecue.it
Un dettaglio all’apparenza banale potrebbe cambiare tutto: il momento giusto per tentare la fortuna esiste davvero?
C’è chi lo fa per noia, chi per abitudine, chi per scaramanzia. Il Gratta e Vinci, nel tempo, è diventato una sorta di piccolo rito quotidiano per molti italiani. Un euro, due, cinque… e via a grattare, con la speranza – magari fugace – che quel biglietto contenga una svolta. Non serve pensarci troppo: è una questione di istinto. Ma se ci fosse un modo per aumentare le possibilità, anche solo un pochino?
In fondo, la fortuna affascina perché sfugge a ogni logica. E proprio per questo, da sempre, si cercano segnali, coincidenze, trucchi più o meno credibili. Non è solo questione di soldi: è l’idea che, da un momento all’altro, qualcosa possa cambiare. Un gesto semplice, quasi meccanico, che però tiene viva la speranza. Ed è proprio lì che iniziano a nascere le storie più curiose.
Quando si parla di fortuna, c’è chi ci crede ciecamente e chi storce il naso. Però c’è una cosa su cui tutti concordano: non esistono regole scritte per vincere. O almeno così si è sempre pensato. Poi, ogni tanto, spunta fuori qualche storia che fa vacillare questa certezza.
In realtà di queste storie ce ne sono a bizzeffe. C’è chi cambia tabaccheria ogni volta per “non portarsi dietro la sfortuna”, chi grattugia (ehm, gratta) solo con la moneta di un certo anno, chi compra sempre lo stesso biglietto. Ma nessuno, finora, aveva fatto tanto caso all’ora. Sì, proprio l’orologio. Che senso ha? Eh, pare che un motivo ci sia.
Non è un caso
Alcuni lo chiamano istinto, altri semplice abitudine. Ma c’è chi pensa che la fortuna non sia poi così casuale. A volte basta fare le cose in un certo momento perché tutto prenda una piega diversa. Ecco perché certe coincidenze iniziano a sembrare un po’ meno casuali e un po’ più… ricorrenti.
Comunque, bando alle ciance. Stavolta c’è una vicenda concreta, e pure ben documentata, che ha riaperto la questione. E non si tratta di sentito dire. Una storia che viene da una piccola ricevitoria sul mare e che ha lasciato tutti di stucco.
Un particolare all’apparenza banale, ma…
La storia è stata riportata da IlVeggente.it e riguarda una tabaccheria di Pesaro. Una mattina come tante, un cliente abituale – un uomo sulla cinquantina – entra per il solito Gratta e Vinci. Nulla di strano fin qui. Ma la cosa interessante è che era prestissimo. Tipo… le 7 e mezza. La tabaccheria era già operativa per via dei giornali, e l’uomo, secondo quanto raccontato dalla dipendente al Resto del Carlino, non è uno che passa lì per caso. Lo fa spesso. Compra le sigarette, un “grattino” e via.
Ma quella domenica mattina qualcosa è cambiato. Un orario come un altro? Forse no. E infatti, appena salito in macchina, ha grattato il biglietto e… boom! Trecentomila euro vinti con un biglietto da cinque. È tornato di corsa dentro, quasi urlando dalla gioia. La dipendente ha detto che lui era al settimo cielo, ha mostrato il biglietto e l’ha abbracciata senza dire nemmeno una parola, poi ha farfugliato qualcosa tipo “Guarda! Guarda!” e no, non voleva nemmeno sedersi.