Codice della Strada, da oggi ti multano anche se non guidi | Lo Stato deve fare cassa: puoi salvarti solo così

Multa passeggero auto (Canva foto) - www.financecue.it
Attenzione a chi guida, ma non solo: adesso ti multano anche se non guidi l’auto, tutte le novità da conoscere.
Prestare l’auto a qualcuno di fiducia è un’abitudine comune, quasi un gesto spontaneo. Ma ciò che molti ignorano è che questa pratica, apparentemente innocua, può nascondere insidie legali non trascurabili. In alcuni casi, chi non guida può comunque ritrovarsi con una multa salata, solo per aver ceduto il proprio veicolo.
Non è raro che familiari, amici o coinquilini utilizzino l’auto altrui per settimane o addirittura mesi. Finché non succede nulla, tutto sembra funzionare senza problemi. Ma nel momento in cui c’è un controllo o un’infrazione, la situazione può cambiare drasticamente. La legge, infatti, non è sempre così tollerante.
Dietro a ogni targa c’è una responsabilità precisa. Quando il proprietario presta l’auto per un periodo prolungato, senza regolarizzare la cosa, è lui a rispondere di eventuali infrazioni. Non importa chi fosse al volante: il conto, alla fine, arriva sempre a casa di chi ha firmato il libretto.
A far riflettere è il fatto che molte persone non sono nemmeno consapevoli di questo rischio. Non esiste un obbligo di avviso automatico, né si riceve un messaggio di allerta. Solo chi conosce le regole può davvero difendersi. Eppure basterebbe un documento, spesso ignorato, per evitare tutto questo.
La soglia dei 30 giorni che pochi conoscono
Nel Codice della Strada c’è una regola ben precisa che molti automobilisti ignorano: se un’auto viene usata da una persona diversa dal proprietario per più di 30 giorni consecutivi, va fatta una comunicazione alla Motorizzazione. Questo vale solo se non si è conviventi, e serve a tracciare con chiarezza chi usa il mezzo.
Chi vive con il proprietario non ha obblighi di comunicazione, quindi coniugi, figli o partner sotto lo stesso tetto possono guidare senza problemi. Ma nel caso di amici, colleghi o familiari non conviventi, serve una delega scritta o un documento di comodato. Altrimenti, il rischio è altissimo.
Quando arrivano multe e ritiro del documento
Chi non rispetta questa regola può trovarsi a pagare multe tra 727 e 3.629 euro. Non solo: in caso di controlli, può essere disposto il ritiro del Documento Unico di Circolazione, che impedisce di usare l’auto finché la situazione non viene regolarizzata. È una misura prevista proprio per scoraggiare i prestiti non formalizzati.
La normativa è chiara: prestare un’auto per lungo tempo richiede una prova scritta, e non basta una semplice fiducia verbale. Il consiglio è quello di compilare una delega con data e firma, oppure usare il modulo TT2119 della Motorizzazione per registrare un comodato d’uso. Meglio prevenire che ricevere brutte sorprese.