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Bye bye Imu, chi ha una seconda casa non paga più nulla | Finalmente una bella notizia: serve solo un documento

Coppia felice con casa e soldi (Depositphotos foto) - www.financecue.it

Coppia felice con casa e soldi (Depositphotos foto) - www.financecue.it

Una sorpresa per i proprietari: in alcuni casi, l’Imu sulla seconda casa sparisce del tutto, ecco cosa sapere.

Negli ultimi tempi, parlare di seconde case in Italia vuol dire quasi sempre parlare di tasse. L’Imu, soprattutto, è diventata una sorta di incubo per molti proprietari. Ma il punto è che, spesso, ci si rassegna a pagare senza sapere bene se si è davvero obbligati.

Non tutti sanno, infatti, che ci sono situazioni particolari in cui l’imposta si può evitare. E no, non si tratta di “trucchi” o scappatoie strane. Il problema è che le regole non sono sempre chiare e molti non le conoscono.

Tra norme, eccezioni e mille interpretazioni, capire quando e come si può non pagare è tutt’altro che semplice. C’è chi si affida a internet, chi interpella il commercialista, ma alla fine il risultato è spesso lo stesso: si paga, anche quando forse non sarebbe necessario.

Una questione di informazioni, più che di legge. Nel frattempo, però, alcune situazioni hanno rimesso ordine in questo caos. Hanno chiarito che, in certe situazioni molto precise, il pagamento dell’Imu non è dovuto.

Situazioni particolari

Il guaio è che queste regole, pur essendo pubbliche, non sono così conosciute. Magari perché non fanno notizia, oppure semplicemente perché non vengono comunicate come si dovrebbe. Eppure esistono e sono molto importanti.

Il sistema fiscale italiano, va detto, ha introdotto negli anni varie forme di sconto o esenzione per l’Imu. Però le vere eccezioni sono fondamentalmente due, come riporta anche grupposoraci.it. Ma quali sono nello specifico?

Casa (Pixabay foto) - www.financecue.it
Casa (Pixabay foto) – www.financecue.it

Le esenzioni e le loro regole

Ci sono due casi in cui è prevista una forte riduzione, fino al 50%. Succede, ad esempio, quando una seconda casa viene data in comodato d’uso gratuito a un genitore o a un figlio. Però ci sono due condizioni da rispettare: l’immobile deve essere usato come abitazione principale e deve appartenere a una delle categorie catastali cosiddette “di lusso”, cioè A/1, A/8 o A/9.

E non è finita qui. Se l’immobile è stato dichiarato inagibile o inabitabile, ma manca la richiesta formale del proprietario, la riduzione dell’Imu può scattare comunque. La Cassazione, infatti, ha stabilito che in questi casi spetta una riduzione del 50%, anche se non si è fatto nulla per ottenerla in anticipo. Ma se il Comune certifica ufficialmente la condizione dell’immobile, si può arrivare all’esenzione totale. Quindi è importante avere quel documento che lo certifichi. Basta davvero poco, a volte, per cambiare completamente il quadro fiscale.