È la migliore università d’Italia | L’eccellenza assoluta la trovi soltanto qui: tutte le altre non reggono il confronto

Un primato storico (depositphotos.com) - www.financecue.it
Confermata ufficialmente: è questo il primo ateneo italiano nella Top 100 mondiale. Ecco perché è ad oggi simbolo dell’eccellenza.
Le graduatorie universitarie a livello globale sono ben più che semplici elenchi numerici: riflettono il prestigio degli atenei, la validità della ricerca e la loro efficacia nel formare figure capaci di avere un impatto sulla società.
Per molto tempo, l’Italia ha osservato da lontano le posizioni di vertice di queste classifiche, dominate da università anglosassoni e asiatiche. Adesso, però, le cose stanno cambiando; a segnare questa svolta è un’istituzione capace di confrontarsi al massimo livello.
Quando la preparazione tecnica si unisce a capacità innovativa, visione strategica e apertura internazionale, si ottengono risultati eccellenti.
E questo istituto lo dimostra raggiungendo un primato storico che porta l’Italia, per la prima volta, tra le cento migliori università del mondo. Non si tratta di una semplice onorificenza, ma di un segnale significativo per tutto il sistema dell’istruzione superiore ed accademica.
Tra le prime 100 al mondo
Stando a quanto pubblicato dal QS World University Rankings 2026, e riportato dal proprio sito ufficiale tramite comunicato, il Politecnico di Milano ha conquistato il 98° posto su scala globale, diventando il primo ateneo italiano a entrare nella Top 100 di una delle più rinomate classifiche accademiche a livello mondiale. Un risultato senza precedenti, che rappresenta una vera pietra miliare nella storia dell’istruzione superiore italiana!
Il percorso di crescita è stato notevole: in un decennio, l’ateneo ha guadagnato ben 89 posizioni, passando dal 187° posto del 2016 al 98° del 2026, con un avanzamento di 41 posizioni solo negli ultimi tre anni. Un’ascesa basata su elementi solidi: produttività scientifica, capacità di attrarre nuovi talenti, collaborazioni con il mondo delle imprese e un approccio didattico che punta con decisione all’innovazione.
I fattori principali
Tra i fattori che hanno contribuito a questo successo spiccano, stando a quanto riporta il comunicato ufficiale del Politecnico, l’Employer Reputation (90,1/100) e l’Academic Reputation (83,4/100), che valutano rispettivamente la considerazione dei datori di lavoro e della comunità accademica internazionale. Ottimi risultati anche per Employment Outcomes (72,0/100) e Citations per Faculty (53,9/100), a conferma dell’alta qualità della ricerca svolta. Complessivamente, il Politecnico si posiziona nel top 6% degli atenei a livello mondiale, tra gli oltre 8. 400 analizzati in 106 Paesi: delle 1. 501 università inserite in classifica, solo 43 sono italiane e, a parte il Politecnico, nessuna è riuscita a raggiungere la Top 100.
Stando a quanto si evince dalla fonte, questo riconoscimento non è solo simbolico, ma è il risultato di un progetto decennale, caratterizzato da investimenti mirati, una governance efficace e una comunità accademica unita e dinamica. Come ha affermato anche la rettrice Donatella Sciuto, questo risultato dimostra la capacità dell’ateneo di competere e innovare in un contesto internazionale sempre più competitivo.