Bollo auto, scatta L’ESENZIONE UNIVERSALE | L’età del veicolo non c’entra più niente: da oggi può richiederla chiunque

Esenzione bollo auto (Canva foto) - www.financecue.it
Non serve più avere un’auto d’epoca per ottenere l’esenzione: cambiano i criteri, ecco chi può beneficiarne davvero.
Negli ultimi anni, le esenzioni dal bollo auto sono diventate un terreno sempre più discusso, non solo tra gli automobilisti ma anche in ambito istituzionale. Ogni modifica normativa può tradursi in risparmi significativi per i cittadini, e questo spiega il crescente interesse verso eventuali aggiornamenti.
Molti credono che il requisito principale per accedere all’esenzione sia l’età del veicolo. In realtà, esistono altre condizioni ben più determinanti, che riguardano lo stato di salute del proprietario o, in certi casi, anche il suo nucleo familiare. Alcune di queste situazioni sono regolate da normative precise, ma non tutti ne conoscono le potenzialità concrete.
L’errore più comune è pensare che le agevolazioni fiscali legate all’auto si rivolgano solo a categorie ben definite e difficilmente raggiungibili. In verità, i requisiti sono più accessibili di quanto si pensi. Proprio per questo, è importante fare chiarezza su cosa prevede realmente la normativa aggiornata. Le novità del 2025, in particolare, aprono scenari molto più inclusivi rispetto al passato.
Un altro elemento sottovalutato è l’impatto che questi benefici possono avere su chi si prende cura di una persona con disabilità. In alcuni casi, la possibilità di non pagare il bollo auto può rappresentare un alleggerimento concreto nella gestione quotidiana.
Una modifica che cambia le prospettive
Secondo quanto riportato da Rattiauto, tra i beneficiari dell’esenzione dal bollo auto 2025 non rientrano solo i soggetti disabili titolari della Legge 104, ma anche coloro che li assistono. Questo significa che i familiari che si fanno carico quotidianamente dell’accompagnamento di una persona con handicap possono ottenere lo stesso beneficio fiscale. Si tratta di un’estensione importante, pensata per riconoscere il valore dell’assistenza all’interno del contesto familiare.
La norma, però, non è priva di limiti. Per poter accedere all’esenzione, il reddito annuo del familiare accompagnatore non deve superare i 2.840,51 euro. Inoltre, il veicolo per cui si richiede l’agevolazione deve essere intestato alla persona con disabilità o al familiare stesso, purché sia evidente il legame di assistenza. Anche i requisiti tecnici del veicolo restano invariati, con limiti di cilindrata precisi per garantire l’applicazione del beneficio.
Una possibilità che riguarda più persone di quanto si pensi
Il vero nodo della novità 2025 è che l’età del veicolo non ha più un ruolo determinante nell’ottenere l’esenzione. A fare la differenza è piuttosto la condizione personale e familiare del richiedente. La legge continua a riconoscere l’importanza delle difficoltà motorie, visive o psichiche, ma lo fa con uno sguardo più ampio e inclusivo. In questo modo, si apre l’accesso all’esenzione a una fetta di popolazione che finora era rimasta esclusa.
La possibilità di evitare il pagamento del bollo auto non riguarda più solo i possessori di auto d’epoca o i veicoli ecologici. Grazie a questa estensione, molti cittadini che assistono un familiare disabile potranno finalmente beneficiare di un’agevolazione concreta. È un cambiamento che, pur non rappresentando una “esenzione universale”, segna comunque un passaggio importante verso una maggiore equità fiscale.