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Tassa Etias tre volte più cara: Bruxelles punta a 300 milioni annui per finanziare il bilancio Ue

Illustrazione di alcune tasse (Canva FOTO) - financecue.it

Illustrazione di alcune tasse (Canva FOTO) - financecue.it

E’ arrivata la Tassa Etias, che risulta essere molto più cara e che in qualche modo dovrebbe contribuire al bilancio dell’Unione Europea.

Ecco una notizia che sta già facendo discutere viaggiatori e operatori turistici: la Commissione Europea, come riportato sul loro sito, ha annunciato l’intenzione di aumentare la tariffa per l’autorizzazione di viaggio ETIAS da 7 a 20 euro. Si tratta del sistema che, a partire dal 2026, permetterà ai cittadini di Paesi extra-UE esenti da visto di entrare in 30 Stati europei. 

Il nuovo prezzo, secondo Bruxelles, servirà a coprire le spese operative dell’intero sistema ETIAS, tenendo conto non solo dell’inflazione ma anche delle funzionalità aggiuntive previste rispetto alla versione iniziale. Il messaggio è chiaro: l’UE vuole adeguarsi agli standard di altri sistemi analoghi, come il programma ESTA statunitense o il sistema ETA del Regno Unito.

ETIAS è pensato per semplificare l’accesso all’area Schengen per chi non ha bisogno di un visto, pur mantenendo controlli di sicurezza rafforzati. In pratica, prima di partire, basterà compilare un modulo online e fornire alcune informazioni personali: l’esito arriverà in pochi minuti, salvo casi più delicati. Alcune categorie, come i minori di 18 anni o gli over 70, resteranno comunque esenti dal pagamento.

Il nuovo importo non è ancora legge, ma entrerà in vigore non appena il sistema ETIAS sarà operativo, cosa prevista per l’ultimo trimestre del 2026. Intanto, la proposta è passata al vaglio del Consiglio dell’UE e del Parlamento Europeo, che avranno due mesi di tempo (prorogabili) per esprimersi.

La proposta della Commissione e il funzionamento di ETIAS

Il comunicato ufficiale della Direzione Generale Affari Interni della Commissione, pubblicato il 17 luglio 2025, è piuttosto diretto, il costo del sistema ETIAS sarà di 20 euro. Questo aumento, si legge nel testo, è giustificato dall’esigenza di sostenere finanziariamente tutte le funzionalità operative del sistema, adeguandosi anche ai livelli tariffari di altri programmi simili nel mondo. In sostanza, non si tratta solo di un adeguamento legato all’inflazione, ma di una rimodulazione più ampia, che tiene conto dell’architettura tecnica e dei costi di manutenzione a lungo termine.

ETIAS, la cui attivazione è attesa per la fine del 2026, riguarderà i cittadini di circa 60 Paesi che non hanno bisogno di un visto per entrare nell’area Schengen. Sarà obbligatorio ottenere un’autorizzazione online prima della partenza: una procedura che durerà pochi minuti nella maggior parte dei casi. Tuttavia, la tariffa non si applicherà a tutti: restano esentati bambini, adolescenti, anziani sopra i 70 anni e familiari diretti di cittadini UE. 

Illustrazione di una tassa (Canva FOTO) - financecue.it
Illustrazione di una tassa (Canva FOTO) – financecue.it

Il malumore del settore turistico europeo

Non tutti, però, sono convinti della bontà di questa scelta. Come riportato da International Airport Review, numerose organizzazioni del turismo europeo hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui esprimono forti riserve sull’aumento della tariffa. Secondo loro, una cifra simile potrebbe scoraggiare intere famiglie o chi viaggia spesso, specie se sommata ad altri costi crescenti, come le tasse di soggiorno o l’aumento generale dei prezzi. 

Le associazioni coinvolte tra cui A4E, HOTREC, ECTAA, ETOA, ERA e altre, chiedono alla Commissione più trasparenza e proporzionalità. Non basta prendere come riferimento l’ESTA degli Stati Uniti o il sistema britannico: ogni contesto ha le sue peculiarità, anche normative. Chiedono, tra le altre cose, che eventuali entrate in eccesso generate dal nuovo importo siano reinvestite proprio nel settore turistico europeo. Il timore è che un’applicazione troppo rigida del nuovo sistema possa allontanare i turisti e danneggiare la competitività europea sul lungo termine.