Fumatori in disgrazia, arriva il nuovo aumento | Confermati i 2 euro extra a pacchetto: ecco a partire da quando
Aumenta il prezzo delle sigarette (Canva foto) - www.financecue.it
Una revisione fiscale europea promette rincari per sigarette e prodotti alternativi, con conseguenze concrete per milioni di consumatori.
L’idea di aumentare il costo delle sigarette ha sempre diviso le opinioni pubbliche. Per alcuni, si tratta di un provvedimento utile a scoraggiare il fumo; per altri, una tassa punitiva che colpisce soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione. In ogni caso, ogni variazione del prezzo coinvolge non solo il portafoglio dei consumatori, ma anche interessi politici, sanitari ed economici.
Negli ultimi anni, molti Paesi europei hanno adottato politiche fiscali sempre più severe nei confronti del tabacco. In Italia, la tassazione è già tra le più elevate d’Europa, ma ciò non ha fermato l’aumento del consumo di prodotti alternativi come sigarette elettroniche e bustine di nicotina. Questo trend ha spinto le istituzioni europee a riflettere su una regolamentazione più ampia e omogenea.
L’obiettivo non è solo legato alla salute pubblica. Dietro la stretta fiscale sul tabacco si cela un’altra motivazione: il bilancio comunitario. La necessità di reperire fondi per il nuovo ciclo finanziario europeo sta portando a proposte che riguardano settori finora solo parzialmente regolati a livello sovranazionale. Il tabacco, in questo senso, è diventato uno degli strumenti per riequilibrare le finanze dell’Unione.
In questo contesto si inserisce una proposta che potrebbe rivoluzionare il costo dei pacchetti in quasi tutti gli Stati membri.
Una proposta che punta dritto al portafoglio
Come riporta La legge per tutti, la Commissione europea ha avanzato un piano per aumentare la tassa minima sul tabacco a livello comunitario. Il progetto rientra nel Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034 e mira a raccogliere risorse fiscali per il bilancio dell’Ue. Se approvata, la revisione comporterà l’adeguamento delle accise in ben 21 Paesi, Italia compresa. La nuova soglia prevede un minimo di 215 euro ogni mille sigarette e il 63% del prezzo medio di vendita.
Questo adeguamento non sarà uniforme in tutta l’Unione: il rincaro effettivo dipenderà dalle strategie nazionali e dalle politiche dei produttori. Tuttavia, in alcuni casi l’aumento potrebbe arrivare fino a 2 euro a pacchetto. In Italia, per esempio, si stima un incremento medio di circa 12 centesimi a pacchetto, ma la variazione potrebbe essere più ampia in altri Stati meno tassati.
Il vero impatto: rincari anche per svapo e nicotina
La novità più significativa riguarda l’estensione della tassazione anche ai prodotti alternativi al tabacco tradizionale. La Commissione europea ha incluso nella proposta liquidi da svapo, sigarette elettroniche, bustine di nicotina, gomme e inalatori. Questi prodotti, che rappresentano già il 13% del mercato e attraggono soprattutto i giovani, saranno soggetti a una nuova imposizione fiscale specifica.
Infine, l’Unione Europea prevede di introdurre la Tedor, una tassa che destinerà il 15% delle accise direttamente al bilancio comunitario. Secondo le stime, questa misura potrebbe fruttare fino a 11,2 miliardi di euro all’anno. Ma non tutti i Paesi sono favorevoli: diverse delegazioni hanno già espresso dubbi sull’introduzione di nuove entrate sovranazionali, rendendo incerto l’esito finale della proposta.