Assegno Unico, dal mese corrente cambia tutto | Bisogna presentare questa domanda: importo dimezzato per chi non lo fa

Assegno unico richiesta (Canva foto) - www.financecue.it
Importanti novità per chi riceve l’assegno unico: una nuova circolare dell’INPS cambia tutto, ecco cosa devi fare.
Con l’arrivo dell’estate, per molte famiglie italiane torna l’attenzione su una delle misure più attese dell’anno: l’assegno unico universale. Una misura che, negli ultimi mesi, ha subito variazioni silenziose ma sostanziali. Dietro l’apparente regolarità dei pagamenti, si nasconde una novità che potrebbe influenzare migliaia di beneficiari. Chi pensa che tutto prosegua come sempre, potrebbe ricevere una sorpresa poco gradita.
L’INPS ha comunicato, attraverso un nuovo messaggio ufficiale, l’aggiornamento del calendario dei pagamenti da luglio a dicembre. Ma l’attenzione non deve cadere solo sulle date: ciò che realmente cambia è il modo in cui l’importo dell’assegno viene determinato. A influenzarlo è sempre l’ISEE, ma questa volta con conseguenze più marcate per chi non presenta la documentazione aggiornata.
Molti nuclei familiari, soprattutto quelli che non hanno registrato variazioni anagrafiche o reddituali, continueranno a ricevere l’assegno nei tempi previsti. Tuttavia, la stabilità apparente nasconde una trappola per gli utenti distratti. L’INPS, infatti, non farà più riferimento a dichiarazioni passate e, in assenza di un ISEE valido, applicherà in automatico la soglia minima prevista.
Non si tratta solo di una formalità. Le differenze tra l’importo minimo e quello massimo dell’assegno possono arrivare a superare i 140 euro per ogni figlio. E per famiglie con più di due figli, l’impatto economico può diventare particolarmente pesante. Il problema è che tutto avviene in automatico, e molti rischiano di accorgersene troppo tardi.
Attenzione alle nuove regole silenziose
Nel messaggio n. 2229 del 14 luglio 2025, l’INPS ha chiarito che da marzo in poi, chi non presenta un ISEE aggiornato riceverà solo l’importo minimo dell’assegno unico. Questo vale anche per chi ne avrebbe diritto a cifre ben più alte. Come riporta Informazione Oggi, gli importi variano notevolmente in base alle fasce ISEE, con una soglia minima di 57,7 euro per figlio, contro i 201 euro riconosciuti alle famiglie con ISEE molto basso.
Le maggiorazioni previste per situazioni specifiche – come figli disabili, madri giovani, famiglie numerose – restano in vigore, ma sono sempre condizionate dalla presentazione dell’ISEE. Chi omette questo passaggio fondamentale, anche involontariamente, rischia di perdere l’accesso a queste integrazioni, oltre a vedere drasticamente ridotto l’importo base.
Cosa succede se non si aggiorna l’ISEE
Il cuore della questione riguarda proprio l’impatto concreto: senza ISEE aggiornato, l’importo dell’assegno unico viene dimezzato o persino ridotto a un terzo. Una famiglia con ISEE sotto i 17.227 euro può ricevere 201 euro a figlio minore; senza ISEE, invece, si ferma a poco più di 57 euro. La differenza si percepisce subito e pesa nel bilancio mensile.
Il nuovo calendario INPS non cambia le regole di pagamento, ma le condizioni per ricevere l’importo pieno. Per chi ha subito variazioni e presenta una nuova domanda, i pagamenti saranno effettuati l’ultima settimana del mese successivo. Ma il nodo resta lo stesso: senza un ISEE valido, nessun ricalcolo è possibile, e le somme più alte restano fuori portata, anche se spettanti di diritto.