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INPS, italiani gelati dalla notizia: Niente pensione di agosto per queste persone | Dovranno aspettare fino a settembre

Illustrazione di una pensione (Canva FOTO) - financecue.it

Illustrazione di una pensione (Canva FOTO) - financecue.it

Questa notizia ha mandato nel panico molte persone. Alcune persone purtroppo non riceveranno la pensione il prossimo mese.

Può succedere, in alcuni casi eccezionali, che il pagamento delle pensioni subisca ritardi o venga temporaneamente sospeso. Le cause possono essere tecniche, come malfunzionamenti nei sistemi informatici, oppure amministrative, ad esempio per verifiche sui requisiti del beneficiario.

A volte si tratta solo di slittamenti di pochi giorni, magari legati a festività o aggiornamenti bancari. In questi casi, è l’INPS a comunicare le nuove date di accredito, sia online che tramite i canali ufficiali.

Ci sono però situazioni più complesse che possono portare a una sospensione temporanea della pensione, finché non viene chiarita la posizione dell’interessato.

In ogni caso è importante non farsi prendere dal panico: il consiglio è di contattare direttamente l’INPS o il proprio patronato di riferimento per ricevere assistenza e, se necessario, regolarizzare la propria situazione in tempi rapidi.

Una situazione particolare

Ci si aspetta che la pensione arrivi puntuale, come un orologio svizzero, ma ogni tanto qualcosa può andare storto. Non è frequente, certo, però qualche piccolo intoppo può succedere. Capita di controllare il conto e… niente. Nessun accredito. E lì parte la preoccupazione. Ma nella maggior parte dei casi, si tratta di problemi tecnici o amministrativi risolvibili con un po’ di pazienza.

Dietro al ritardo possono esserci motivi davvero banali: un codice IBAN scritto male, magari aggiornato da poco e non ancora processato, oppure un conto bloccato per qualche ragione bancaria. A volte il conto viene chiuso per errore, o magari è cointestato in modo non compatibile con le regole INPS. 

Illustrazione di due pensionati sconvolti (Canva foto) - www.financecue.it
Illustrazione di due pensionati sconvolti (Canva foto) – www.financecue.it

Alcune situazioni particolari

Tra le situazioni più comuni, come riportato dall’INPS, c’è appunto il caso di IBAN errato o non aggiornato: se il conto è stato modificato o non è più attivo, la banca rigetta il pagamento. Succede anche se l’intestatario del conto non corrisponde perfettamente a quello registrato all’INPS. In questi casi, l’accredito non parte proprio. Un altro motivo frequente è il blocco del conto per cause legali o amministrative, come un protesto o un pignoramento. E qui la pensione resta… in stand-by, finché non si sblocca tutto.

Non mancano poi i casi in cui l’INPS avvia verifiche amministrative: può trattarsi di un cambio di residenza, di controlli sui requisiti o semplicemente della necessità di aggiornare i dati. A volte, anche una festività può spostare l’accredito di qualche giorno. Per evitare brutte sorprese, il consiglio è tenere d’occhio il cedolino online e, in caso di mancato pagamento, contattare subito l’INPS o un patronato.