Addio contante nei supermercati | Ultim’ora, decisione storica in Italia: paga con la carta o muori di fame
Supermercato divieto contanti (Canva foto) - www.financecue.it
Addio contante nei supermercati: qui si paga solo con il Pos, per motivi di sicurezza. Puoi pagare sono in questo modo.
C’è un gesto quotidiano che per molti rappresenta ancora un’abitudine radicata: aprire il portafogli, contare le banconote, consegnarle in cassa. Eppure, in alcune realtà italiane, questo gesto non è più possibile. Non si tratta di una moda, né tantomeno di una sperimentazione tecnologica. Il cambiamento ha motivazioni ben più concrete, legate a dinamiche locali, esigenze di protezione e nuove forme di gestione dei flussi di denaro.
Thiesi, piccolo centro della Sardegna settentrionale, è diventato in questi giorni il simbolo di una trasformazione che fa discutere. Chi varca l’ingresso di un supermercato appena inaugurato, posizionato poco fuori dal paese, trova subito un avviso chiaro: “Per la nostra e la vostra sicurezza, no cash, no contanti”. Una frase che non ammette fraintendimenti, e che ha immediatamente acceso il dibattito tra favorevoli e contrari.
Il tema è spinoso: può un esercente rifiutare il contante? Esistono interpretazioni normative divergenti, tra i sostenitori della tracciabilità e della digitalizzazione e chi, invece, considera il contante un diritto inalienabile. In mezzo ci sono i clienti: c’è chi si adatta senza problemi, chi protesta apertamente e chi, semplicemente, si trova spiazzato. Perché, sebbene una soluzione alternativa esista, non tutti ne sono al corrente.
Lo scontro, a Thiesi, è arrivato fino alle forze dell’ordine. In un episodio ormai noto, un gruppo di cittadini ha organizzato una protesta con tanto di diretta Facebook, denunciando quello che definiscono “l’inizio della fine della libertà”. Un’escalation che ha fatto emergere tensioni ben più profonde rispetto alla semplice modalità di pagamento.
Il supermercato che dice no al contante
Il supermercato in questione è affiliato al gruppo Md, ma, come specificato dalla stessa direzione, la scelta è frutto di una decisione aziendale autonoma. L’obiettivo dichiarato è la protezione dei dipendenti da furti e rapine, considerato che il punto vendita si trova in una zona periferica e isolata. “Siamo esposti” – dichiarano – “e vogliamo tutelare chi lavora con noi ogni giorno”.
Per chi si presenta alla cassa con il contante, la soluzione è l’acquisto di una gift card prepagata, spendibile nel negozio per importi compresi tra i 10 e i 100 euro. Come riporta La Nuova Sardegna, la misura ha comunque generato polemiche: alcuni clienti l’hanno accolta senza difficoltà, altri hanno reagito con veemenza, sollevando anche interrogativi sulla legittimità della scelta.
Una decisione che divide l’Italia
L’episodio di Thiesi non è isolato. Negli ultimi anni, anche altri esercenti in Italia hanno optato per l’eliminazione dei pagamenti in contanti, richiamando motivi di sicurezza, efficienza o tracciabilità fiscale. Tuttavia, resta il nodo normativo: secondo le linee guida della Bce, un esercente può rifiutare il contante solo se ha motivi legittimi e documentabili, come rischi concreti per la sicurezza.
Il supermercato di Thiesi, dunque, diventa un caso emblematico di una questione più ampia: il progressivo abbandono del contante e le tensioni sociali che ne derivano.