730, se hai una casa hai svoltato | Da quest’anno puoi detrarre un’altra spesa: ti spetta un rimborso enorme

Modello 730 e soldi (Depositphotos foto) - www.financecue.it
Nel 730/2025 c’è una spesa legata alla casa che può farti ottenere un rimborso davvero molto alto: ecco quale.
Avere una casa è una gran bella cosa, ma diciamolo: porta con sé anche un bel po’ di grattacapi economici. Non si tratta solo del mutuo o delle bollette, ma anche di tutte quelle spese “invisibili” che si accumulano mese dopo mese. E quando si vive in condominio, queste uscite si moltiplicano — basta pensare agli interventi sulle parti comuni, che non sono certo rari.
Per fortuna, in mezzo a tutta questa giungla di costi, c’è anche qualche buona notizia. Lo Stato, infatti, da tempo ha messo in campo una serie di incentivi fiscali pensati per chi decide di migliorare casa propria o l’edificio in cui vive. Il motivo? Rendere il patrimonio immobiliare italiano più sicuro, più efficiente e anche — perché no — un po’ più verde. Insomma, ci si guadagna tutti, in teoria.
Il modello 730 è ormai una sorta di compagno fisso per chi fa la dichiarazione dei redditi. Ogni anno cambia qualcosa, si aggiorna, si semplifica (più o meno…) e cerca di tenere il passo con le nuove esigenze. E in effetti, per chi possiede un appartamento, le opportunità di recuperare un po’ di soldi sono numerose, a patto però di sapere cosa si può detrarre e cosa invece no.
Occhio però: non tutte le spese hanno lo stesso valore fiscale. Alcune passano del tutto inosservate, mentre altre — e qui viene il bello — danno diritto a rimborsi anche consistenti. Il trucco sta nel sapere quali voci rientrano tra quelle “buone” e come dimostrare all’Agenzia delle Entrate che si ha diritto a uno sconto sull’imposta.
Dove e come indicare la spesa nella dichiarazione
Per sfruttare questo bonus, è fondamentale dare un’occhiata al proprio 730 e vedere se la spesa è già inserita. In caso contrario, si può sempre aggiungerla manualmente nel quadro E, sezione III, nei righi E41-E43.
Basta indicare il codice fiscale del contribuente (cioè il tuo o quello dell’amministratore, dipende) e tenere da parte tutti i documenti giusti. Ah — mi stavo dimenticando — nei condomini “minimi” (quelli senza amministratore), ognuno dovrà fare tutto per conto proprio. Una piccola seccatura, ma con un rimborso potenzialmente importante alla fine.
Come cambia la dichiarazione dei redditi in questo caso
Come riporta Immobiliare.it, nel nuovo modello 730/2025 (riferito all’anno fiscale 2024), oltre alle detrazioni per ristrutturazioni, efficientamento energetico, miglioramenti antisismici e anche per il verde condominiale (che tra l’altro sparirà dal 2025), c’è anche la voce delle spese per la sicurezza — sì, proprio quelle per rendere l’edificio più protetto.
Parliamo di cose come l’installazione di allarmi condominiali, porte blindate nei vani comuni, o anche di grate e inferriate alle finestre delle scale. Se queste spese sono state approvate in assemblea e pagate con il famoso “bonifico parlante”, possono essere detratte al 50% su un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Quindi, ogni condomino potrà vedersi attribuire la sua quota — che, se tutto è stato comunicato correttamente entro il 16 marzo 2025, comparirà direttamente nella dichiarazione precompilata.