Home » Trending News » Bollo auto, se non l’hai pagato non temere | Da questa data sei salvo: approvata la MAXI PRESCRIZIONE

Bollo auto, se non l’hai pagato non temere | Da questa data sei salvo: approvata la MAXI PRESCRIZIONE

Bollo auto

Bollo auto non pagato decadenza del debito (Canva foto) - www.financecue.it

Auto e dimenticanze fiscali: ecco cosa cambia davvero, superata questa data non devi più temere ripercussioni.

Tra revisioni, assicurazione e tagliandi, il bollo auto è forse la tassa che più facilmente si finisce per dimenticare. Capita a tanti, anche perché la sua riscossione non è immediata né centralizzata. Ma il tempo passa e, all’improvviso, può arrivare una richiesta di pagamento da parte della Regione o dell’Agenzia Entrate-Riscossione.

Ricevere una cartella per un debito che sembrava dimenticato è un momento che spiazza. Si fa mente locale, si cercano vecchi documenti e ci si chiede se davvero si debba ancora pagare. In effetti, un dubbio ricorrente è se questo tipo di debito abbia una scadenza, come accade per altri tributi.

In diritto, esiste un principio ben preciso: quello della prescrizione. Significa che, dopo un certo lasso di tempo, il creditore non può più pretendere il pagamento. Vale anche per il bollo auto, che ha regole specifiche. Tuttavia, le norme sono complesse, influenzate da interruzioni e sospensioni, come quelle dovute al periodo Covid.

Chi oggi riceve una cartella per bolli di diversi anni fa potrebbe trovarsi davanti a una sorpresa. Ecco perché è fondamentale sapere quando un debito può considerarsi estinto e, soprattutto, come agire per tutelarsi. In questo contesto arriva una novità importante che riguarda migliaia di automobilisti italiani.

Prescrizione breve e tutela del contribuente

Secondo quanto riportato da La Legge per Tutti, il bollo auto si prescrive in tre anni, a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui andava pagato. Dunque, un bollo del 2020 andava pagato entro dicembre di quell’anno, e la prescrizione scatta dal 1° gennaio 2021. Se nessun atto interruttivo è stato notificato entro il 31 dicembre 2023, il debito si estingue.

A fare chiarezza è arrivata ora la cosiddetta “maxi prescrizione”, applicabile dal 9 aprile 2025, che consolida quanto già previsto dalla normativa ordinaria: se l’amministrazione non ha notificato alcun atto entro tre anni (salvo interruzioni), il contribuente è definitivamente salvo. Questa novità assume rilievo soprattutto per i bolli antecedenti al 2021, per i quali — salvo sospensioni Covid o atti validamente notificati — non può più essere richiesto alcun pagamento.

Bollo
Bollo auto non pagato (Canva foto) – www.financecue.it

Come verificare se si è davvero al sicuro

Chi riceve oggi una cartella o un avviso per bolli del passato può fare riferimento a questo principio, ma con attenzione. La prescrizione, infatti, può essere interrotta da una raccomandata, da una cartella o da un’intimazione. Anche se l’atto non viene ritirato, la legge considera la notifica valida dopo 10 giorni. Per questo motivo è essenziale controllare la situazione debitoria personale sull’area riservata dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Se si scopre che il bollo richiesto è effettivamente prescritto, è possibile attivarsi per chiedere l’annullamento dell’atto, evitando di pagare somme non più dovute. La maxi prescrizione del 2025 rappresenta dunque una forma di tutela concreta per i cittadini, ma solo per chi è in grado di dimostrarne i presupposti.