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Tabacco, maxi-aumenti in arrivo: accise fino al +1.090% per ridurre i danni sanitari

Sessione del parlamento europeo

Parlamento europeo (screenshot Palazzo Chigi/YouTube) - financecue.it

L’Unione Europea starebbe valutando l’aumento delle accise sul tabacco fino a oltre il 1000%. Cosa succede?

Bruxelles sta valutando la proposta di aumentare accise sul tabacco fino al +139% per le sigarette, +258% per il tabacco da rollare e +1090% per i sigari, secondo Quotidiano Sanità del 17 giugno 2025. Ridurre i danni alla salute e rendere i prezzi uguali in tutta l’UE è un tema a cui si lavora dal 2020.

La revisione della Direttiva TED si riferisce sigarette, sigari e tabacco trinciato, sigarette elettroniche, tabacco riscaldato e bustine di nicotina, come confermato da SkyTG24 del 18 giugno 2025, con rincari fino al +1000%. Nessun prodotto a base di nicotina sembrerebbe al sicuro.

L’OMS ribadisce che aumentare i prezzi è la misura più efficace per ridurre il consumo tra i giovani e per diminuire le malattie e decessi legati al fumo. L’aumento del 10% nei prezzi riduce il consumo del 4% secondo le ultime ricerche in merito.

La stangata massiccia potrebbe favorire contrabbando e acquisti fuori confine. Un’analisi PPACTE (2009‑2012) avverte che differenze troppo ampie tra Paesi aumentano il mercato nero. L’Unione Europea potrebbe così dare una base di prezzo a cui tutti i Paesi membri devono attenersi. A che punto siamo con i lavori?

Il quadro normativo

La revisione della Direttiva sulle accise sul tabacco (TED) del 2011 colma alcune lacune legislative sui nuovi prodotti, che allora potevano non essere ancora sul mercato o poco diffusi. Obiettivo della Commissione, guidata dal commissario Hoekstra, è presentare una proposta entro l’estate 2025, con applicazione prevista a fine anno.

Il piano prevede una base minima di 90 €/1000 sigarette, con rincari percentuali indicati sopra e aliquote ad hoc per sigarette elettroniche (0,12–0,36€/ml) e tabacco riscaldato (108€/1000 unità). L’UE vuole arrivare a una generazione senza tabacco entro il 2040.

Tabacco UE
Donna fuma una sigaretta (screenshot Geopop/YouTube) – financecue.it

Il quadro economico

Le entrate da accise sul tabacco nel 2023 sono state di circa 15 miliardi di euro. Le critiche si concentrano sull’uniformità della tassazione, che non distingue tra prodotti tradizionali e alternative meno dannose. Secondo Sigma Magazine, l’imposta uniforme potrebbe penalizzare chi passa a vaporizzatori o tabacchi riscaldati. La Tax Foundation e osservatori UE criticano l’impatto sproporzionato sui Paesi a basso reddito, che rischiano anche un forte impatto dell’inflazione. Nel maggio 2025, l’Italia ha preso posizione ufficiale contro la proposta della Commissione europea di riformare in modo accelerato la Direttiva TED sulle accise sui prodotti del tabacco. Insieme a Grecia e Romania, ha inviato una lettera formale a Bruxelles con la richiesta di rallentare il processo e introdurre criteri più equilibrati.

Il documento, firmato da rappresentanti istituzionali dei tre Paesi, propone tre punti: classificare i prodotti in base alla loro natura (come sigarette convenzionali, sigarette elettroniche, tabacco riscaldato), differenziare le aliquote fiscali per tenere conto del rischio sanitario associato a ciascun prodotto, e svolgere una valutazione d’impatto dettagliata, con considerazioni sul contesto economico e sociale dei singoli Stati membri. La posizione italiana è chiara: no a rincari uniformi che ignorino le evidenze scientifiche, sì a una tassazione proporzionata, capace di tutelare salute pubblica ed equilibrio economico. La proposta italiana è stata ripresa da più fonti, come tabaccoendgame.it.