Legge 104, da 3 giorni si passa a 6 | Raddoppiati i permessi mensili: basta avere un parente disabile
Ottieni tre giorni in più di permesso con la legge 104? Scopri ora cosa succede e come averli per la tua famiglia (Canva Foto) - financecue.it
Ottieni tre giorni in più di permesso con la legge 104? Scopri ora cosa succede e come averli per la tua famiglia
Potresti ottenere giorni di permesso extra? Del tempo libero in più fa comodo, permettendoti di gestire meglio impegni personali o di ricaricare le energie. La novità potrebbe fare la differenza per il tuo equilibrio vita-lavoro.
Pensa a cosa potresti fare con il tempo extra: dedicarti a un hobby, passare più tempo con chi ami, oppure essere più autonomo quando ci sono delle difficoltà in casa. Sembra fantastico, vero? Ecco quanto c’è di vero.
Per alcune esigenze la legge parla chiaro: hai diritto ai giorni di permesso, ma in qualche caso devi verificare le condizioni. Il processo non è automatico, ma reale. Se i giorni ti servono, puoi prenderli.
Non ci sono conseguenze sul tuo stipendio. Lo ritrovi come lo hai lasciato e puoi assistere chi ha bisogno senza paura del datore di lavoro. Ecco come funziona e se hai diritto alla novità ora: come averla?
Come averli
Hai la possibilità di richiedere ore o giorni di permesso con i benefici previsti dalla Legge 104, un diritto per chi assiste familiari con disabilità grave o per le persone con disabilità riconosciuta. I permessi sono stati introdotti per garantire un supporto concreto e permettere di conciliare le esigenze lavorative.
È un’opportunità preziosa che ti offre la flessibilità necessaria per gestire appuntamenti medici, terapie, o per dedicare tempo prezioso al tuo caro o a te stesso. Chi ha diritto ad avere i giorni in più e perché? Scoprilo ora!
Come funziona
Una legge del 2011 ha potenziato il supporto per i caregiver. Se sei nella situazione di doverti occupare di due familiari con disabilità, i giorni di permesso mensili passano da tre a ben sei! La norma dà una mano a chi si trova ad assistere più persone, specie nelle famiglie dove ci sono genitori anziani e figli disabili, un po’ le famiglie allargate. Si riconosce il tuo ruolo e il peso enorme della responsabilità, che ricade su un’unica persona.
Non è automatico. Ci sono delle condizioni da rispettare, come un legame di parentela specifico con le persone che assisti. Se parliamo0 di genitori, figli o coniuge (parentela di primo grado), o anche suoceri, allora ci sei. Se invece parliamo di nonni, fratelli o nipoti, l’estensione è possibile solo se non ci sono altri familiari in grado di assisterli. La notizia arriva da infermieristicamente.it.