Casa in affitto, NUOVA STANGATA da (quasi) 1000€ | Da questa data sarà un inferno: chi non paga dorme per strada
Tassa sugli affitti 700 euro (Canva foto) - financecue.it
Brutte notizie per chi è in affitto: arriva una nuova tassa da 700 euro, una batosta inaspettata. Scopri i dettagli.
Casa in affitto, nuova stangata da quasi 1000€: dal prossimo autunno arriva una novità fiscale che potrebbe cambiare tutto per chi vive in locazione.
Chi oggi fatica a trovare una sistemazione a un prezzo accettabile si troverà presto a fronteggiare un nuovo peso economico. Non bastavano canoni alle stelle, depositi cauzionali da capogiro e condizioni sempre più restrittive: l’autunno porta con sé un’ulteriore stretta.
L’aria che si respira tra inquilini, studenti e giovani lavoratori è quella di una crescente preoccupazione. Le città più grandi sono ormai inaccessibili, mentre le zone periferiche si riempiono di richieste che superano l’offerta. Ora, all’instabilità abitativa si aggiunge un ulteriore ostacolo, capace di minare l’equilibrio già fragile tra domanda e offerta.
In molti temono che il mercato, già provato da anni di rincari, possa entrare in una nuova fase critica. Le ripercussioni non riguarderanno solo chi è in cerca di una casa, ma anche chi da tempo vive in affitto e si ritroverà a dover fare i conti con una spesa imprevista. Le proteste iniziano a farsi sentire e il malcontento dilaga.
Una nuova imposta sulle spalle degli inquilini
A scatenare il malumore è l’arrivo della cosiddetta “imposta di residenza”, una nuova tassa fissa di 700 euro l’anno destinata a chi non è proprietario dell’immobile in cui vive. La misura, come riferisce Finanza.com, sarà applicata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni di reddito, tipologia di contratto o superficie abitativa.
Secondo quanto stabilito, la nuova tassa entrerà in vigore il 1° ottobre 2025. Da quella data, ogni inquilino dovrà aggiungere questa somma al proprio bilancio annuale. Una decisione che punta a rendere più trasparente e tracciabile il mercato degli affitti, ma che rischia di colpire duramente le fasce più vulnerabili. Famiglie numerose, lavoratori precari e studenti fuori sede saranno i più esposti al rischio di non riuscire più a sostenere le spese dell’abitare. Chi non riuscirà a reggere il colpo, potrebbe trovarsi a scegliere tra pagare l’affitto o lasciare la casa.
Gli effetti sul mercato e le possibili conseguenze sociali
L’introduzione della tassa di residenza rischia di avere un impatto a catena sull’intero mercato immobiliare. Una parte degli inquilini potrebbe decidere di abbandonare la propria abitazione per tornare a vivere con i genitori, oppure optare per soluzioni di coabitazione, alimentando un’ulteriore pressione sulla domanda di stanze condivise. In parallelo, alcuni proprietari potrebbero trovarsi costretti a rivedere i canoni al ribasso, pur di non lasciare vuoti gli immobili, andando così a intaccare la redditività degli investimenti immobiliari.
Le ripercussioni sociali non sono da sottovalutare. Con l’aumento delle spese fisse, una parte della popolazione potrebbe non riuscire più a garantire la propria permanenza in affitto, soprattutto nelle grandi città, dove già oggi gli alloggi accessibili scarseggiano. Il rischio concreto è che questa misura contribuisca a incrementare la precarietà abitativa, alimentando situazioni di disagio e marginalità.