730, non buttare questi scontrini | Ti permettono di raddoppiare il rimborso: Caf e patronati non lo dicono a nessuno

Non buttare questi scontrini (Canva) - financecue.it
Per effettuare la Dichiarazione dei redditi, ogni anno devi presentare una certa documentazione: ecco, non buttare quindi certi scontrini.
Fare la spesa, un tempo gesto semplice e quasi automatico, oggi è diventato motivo di riflessione. Poiché i prezzi aumentano, i carrelli si riempiono meno, e il portafoglio ne risente sempre di più.
Frutta, verdura, carne e pane fanno registrare, infatti, notevoli rincari che spesso sembrano, appunto, ingiustificati. Come anche i prodotti di prima necessità, i quali subiscono continui ritocchi al rialzo, costringendo quindi le famiglie a far i conti con scelte obbligate.
Motivo per il quale, molti italiani son dunque costretti a cambiare abitudini: poiché confrontando le varie offerte, non di rado si prediligono i discount, rinunciando ai marchi noti, per cercare il miglior rapporto qualità-prezzo.
Il costo della spesa diventa, così, un indicatore concreto del potere d’acquisto. E in un contesto d’inflazione e instabilità economica, persino il semplice gesto di riempire il frigo, assume un significato più complesso. Ovvero, quello di trovare un equilibrio ogni giorno, fra necessità e possibilità.
Documenti indispensabili
Per poter richiedere un sostegno economico statale è necessario presentare alcuni documenti fondamentali. Fra cui rientrano un documento d’identità valido, e il codice fiscale, indispensabili appunto per identificare il richiedente. Ma tieni a mente che la documentazione richiesta varia a seconda della natura del beneficio, e ignorarne i dettagli, può solo compromettere l’accesso ai contributi.
Nel caso di agevolazioni legate alla condizione economica, come il Reddito di Cittadinanza, è indispensabile allegare la dichiarazione ISEE. Poiché questo documento fotografa la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare, stabilendo di conseguenza, l’importo spettante. Per disabilità o invalidità, invece, servono certificati medici e, talvolta, documenti che attestino l’attività lavorativa o la sua cessazione.
Modello 730, la versione semplificata
Il modello 730 è lo strumento più utilizzato, da lavoratori dipendenti e pensionati, per la dichiarazione dei redditi. Ma nel 2025, arriva in versione semplificata: perciò più chiara, modificabile, e pre-compilata. In caso di rimborso, l’accredito sarà diretto in busta paga o pensione; e se si devono versare imposte, le trattenute saranno automatiche. Mentre i crediti superiori a 5 mila euro, richiederanno il visto di conformità.
Fra le novità più rilevanti, anche i redditi a tassazione separata potranno esser dichiarati da chi non ha partita IVA. Cambiano le aliquote fiscali, i bonus sulla tredicesima, e i criteri dell’ISEE. E i titoli di Stato e prodotti finanziari fino a 50 mila euro, saranno anche loro esclusi dal calcolo ISEE. Così come alcuni trattamenti per disabili, i quali avranno maggior peso, nella scala di equivalenza.