Progetto DARKER: 1,2 milioni di euro per svelare i misteri dell’universo oscuro
Porgetto Darker (screenshot MediaInaf TV/YouTube) - financecue.it
Il progetto Darker di Inaf riceve un investimento di 1,2 milioni di euro per un nuovo progetto sulla materia oscura. Come funziona?
Il progetto Darker ottiene un finanziamento per la ricerca cosmologica. L’iniziativa svela i segreti dell’energia oscura e della materia oscura, componenti misteriose che costituiscono circa il 95% del cosmo. L’investimento in questa area potrebbe spiegare ciò che non conosciamo sull’universo.
A guidare questa esplorazione avanguardistica è Cristiana Spingola, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), per la sua expertise nell’interferometria radio e nel lensing gravitazionale. L’ente italiano diventa così riferimento per questa materia di studio, in collaborazione con altri enti internazionale.
Il cuore innovativo di Darker risiede nel suo approccio metodologico inedito. Per la prima volta in questo campo, la ricerca di nuove, minuscole lenti gravitazionali è condotta nel dominio temporale. Queste lenti agiscono come telescopi naturali potenti, capaci di rivelare oggetti lontani finora inosservabili con le tecniche tradizionali.
Il sistema sfrutta ritardi temporali nei cambiamenti di intensità luminosa. I ricercatori potrebbero trovare fenomeni rari, sfuggiti all’osservazione diretta. Darker promette scoperte e un cambio di paradigma nell’approccio alla ricerca sulle lenti gravitazionali.
Il finanziamento
Il progetto Darker ha ottenuto un finanziamento di 1,2 milioni di euro dal Fondo Italiano per la Scienza (Fis 2), erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), come rivela media.inaf.it. L’investimento rientra in una strategia di allocazione delle risorse volta a supportare progetti innovativi, con un modello che potrebbe essere simile a quello del prestigioso European Research Council.
L’assegnazione competitiva di questi fondi consente di sfruttare al meglio le infrastrutture di ricerca esistenti, come i radiotelescopi INAF (Sardinia Radio Telescope, Medicina e Noto), con il ritorno sull’investimento pubblico e con il rafforzamento delle capacità tecnologiche e umane nazionali nell’astrofisica.
Gli obiettivi
La ricerca identifica centinaia di nuove lenti utilizzando dati raccolti in passato dai telescopi spaziali Gaia e Fermi. Lo studio si concentra su oggetti molto compatti, con masse di pochi milioni di masse solari, la cui esistenza – o assenza – potrebbe aiutare a chiarire la vera natura della materia oscura, tra modelli freddi o caldi per la valutazione delle teorie sul piatto. Un obiettivo chiave di Darker è la determinazione precisa della costante di Hubble (H₀), il parametro che misura la velocità di espansione dell’universo. La misurazione è indipendente dalle stime attuali e può risolvere la tensione di Hubble.
La tensione è un disaccordo tra le misurazioni di H₀ ottenute dall’universo primordiale e quelle basate su osservazioni più recenti, un enigma che affligge la cosmologia moderna. Risolvere la discrepanza, come spiega anche Wired significa fare un passo da gigante nella comprensione dell’evoluzione cosmica. Progetti come Darker non sono ricerca pura, ma investimenti che potenziano il prestigio scientifico italiano, attraggono talenti e aprono nuove strade per future collaborazioni e applicazioni tecnologiche.