Pensione, alzata ancora l’età minima | UFFICIALE: la nuova soglia è 70 ANNI
Pensione a 70 anni alza età pensionabile (Canva foto) - financecue.it
Pensione, cambia tutto: età minima verso una nuova soglia record, adesso devi lavorare fino a 70 anni, che batosta!
Negli ultimi anni parlare di pensione non significa più immaginare un traguardo vicino, ma una meta che sembra allontanarsi sempre di più. In tutta Europa si discute di riforme, di bilanci da mantenere in equilibrio, di aspettative da ridimensionare. Le persone vivono più a lungo, ed è proprio questa la ragione che porta i governi a rivedere continuamente le regole del gioco.
La questione però non è solo tecnica. Tocca direttamente la vita quotidiana di milioni di lavoratori che iniziano a chiedersi quando – e se – arriverà davvero il momento della pensione. La percezione è che le certezze di un tempo stiano lasciando spazio a scenari sempre più incerti, in cui anche una data può diventare un’ipotesi.
Molti si interrogano su quale sia il punto di equilibrio tra sostenibilità economica e dignità del lavoro. Il timore è che il futuro riservi solo più anni di attività, senza tener conto delle condizioni fisiche o delle reali possibilità dei lavoratori più anziani. Cresce così la sensazione che la pensione rischi di diventare un privilegio per pochi.
E proprio mentre in diversi Paesi europei si cercano compromessi, c’è chi ha già deciso di agire con fermezza. Una scelta che, pur inevitabile per alcuni, fa discutere per la sua portata storica e per il significato che porta con sé: alzare ancora l’età minima per andare in pensione.
Una decisione che divide
La Danimarca ha fatto una scelta netta: portare l’età pensionabile a 70 anni, la più alta di tutta Europa. La legge, appena approvata dal parlamento, non sarà immediata ma riguarderà tutti i cittadini nati dopo il 31 dicembre 1970. Il nuovo limite entrerà in vigore dal 2040, a scaglioni. Attualmente l’età pensionabile è fissata a 67 anni, ma questo cambiamento sposterà l’orizzonte ancora più in là.
Il sistema danese collega da anni l’accesso alla pensione all’aspettativa di vita. È un modello introdotto nel 2006, rivisto ogni cinque anni, che ha suscitato anche perplessità. Tuttavia, nonostante i dubbi, la legge è passata. Come racconta anche NasceCresceInforma su Instagram, si tratta di una misura che segna un precedente importante per l’intero continente.
Una soglia che cambia il futuro
Questa nuova soglia spinge a riflettere su come cambieranno non solo le età, ma anche le vite delle persone. Lavorare fino a 70 anni significa rivedere i propri piani, adattare ritmi e aspettative. La domanda non è solo “quando” si andrà in pensione, ma in che condizioni psicofisiche ci si arriverà. Per molti, l’idea di restare attivi più a lungo può sembrare un’opportunità, ma per altri è un ostacolo difficile da superare.
Ora che la Danimarca ha tracciato questa linea, sarà interessante vedere se altri Paesi seguiranno l’esempio o sceglieranno strade diverse. Quel che è certo è che, per una parte della popolazione europea, la parola pensione dovrà essere riscritta. Non più come arrivo, ma come traguardo da conquistare con anni in più di lavoro.