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Canone Rai, il tributo non è più obbligatorio | Chi è nato in questi anni ha finito di pagare

Illustrazione di una persona che non deve pagare il canone (Canva FOTO) - financecue.it

Illustrazione di una persona che non deve pagare il canone (Canva FOTO) - financecue.it

Il Canone Rai è un incubo per tantissime persone, eppure se hai quest’età potresti non pagare più nulla. Scopri se sei tra i fortunati!

Il canone Rai è una tassa che serve a finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo in Italia. Viene pagato da chiunque possieda un apparecchio televisivo, a prescindere dall’effettivo utilizzo, perché si presume che ogni abitazione ne disponga.

Dal 2016, l’importo del canone viene addebitato automaticamente nella bolletta della luce, suddiviso in rate mensili, per combattere l’evasione e semplificare il pagamento. L’importo annuo attuale è di 90 euro, ma può variare in base alle decisioni del governo.

Esistono però alcune esenzioni: ad esempio, non devono pagarlo gli over 75 con un reddito annuo basso, chi non possiede una TV o chi ha già versato il canone per un altro nucleo familiare. In questi casi, serve presentare una dichiarazione specifica.

Il canone resta un tema discusso: c’è chi lo considera necessario per garantire un’informazione libera e di qualità, e chi lo ritiene superato, soprattutto con la diffusione di piattaforme streaming. Ma al momento, resta obbligatorio per legge.

Come funziona il canone Rai

Il canone Rai è uno di quegli argomenti che puntualmente riemergono a inizio anno, magari quando arriva la bolletta della luce con qualcosa in più del previsto. In pratica, si tratta di una tassa che si paga se si ha un televisore in casa. Anche se si guarda la TV solo per il meteo o per vedere Sanremo, o anche se non la si accende quasi mai: se la TV c’è, il canone è dovuto.

Dal 2016 viene scalato direttamente dalla bolletta elettrica, spalmato su dieci rate mensili da gennaio a ottobre. L’importo annuo è di 90 euro, e riguarda l’abitazione di residenza, non eventuali seconde case. Ah, e attenzione: il canone lo paga chi è intestatario della fornitura di luce, quindi se si cambia nome in bolletta conviene fare le dovute comunicazioni, per evitare doppioni o, peggio, pagamenti inutili.

Illustrazione del logo della RAI (Depositphotos FOTO) - financecue.it
Illustrazione del logo della RAI (Depositphotos FOTO) – financecue.it

Esenzioni e cavilli

Come riportato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, non tutti devono pagarlo, per fortuna. Esistono dei casi in cui si può essere esonerati, tipo chi ha compiuto 75 anni e ha un reddito basso (entro gli 8.000 euro lordi annui, considerando anche quello del coniuge). L’importante è che non si conviva con altri familiari con reddito proprio. Eccezion fatta, ovviamente, per il partner.

Altri esentati? Diplomati e militari stranieri che risiedono in Italia, ma anche chi dichiara di non possedere nessun televisore. In quel caso bisogna presentare una dichiarazione sostitutiva, che va inviata all’Agenzia delle Entrate entro date ben precise: ad esempio, per evitare l’addebito sull’intero anno, la scadenza è il 31 gennaio.