Home » Trending News » Lavoratori in festa, confermato l’erede del Bonus Renzi | Dal prossimo mese soldi extra in busta paga: ecco la cifra esatta

Lavoratori in festa, confermato l’erede del Bonus Renzi | Dal prossimo mese soldi extra in busta paga: ecco la cifra esatta

Bonus

Bonus e premi in busta paga illustrazione (Canva foto) - www.financecue.it

I lavoratori non riescono a contenere la felicità: finalmente è arrivato l'”erede” del bonus Renzi, finisce dritto in busta paga.

Da mesi si rincorrevano ipotesi, voci e aspettative tra i dipendenti pubblici italiani. Le buste paga del 2025 promettevano sorprese, ma solo ora iniziano a prendere forma con maggiore chiarezza.

Non si tratta solo di un semplice ritocco salariale, ma di una serie di misure coordinate che puntano a rafforzare il benessere economico dei lavoratori.

Dietro i numeri, tuttavia, si cela una strategia più ampia. Il Governo ha deciso di intervenire non solo sul fronte della retribuzione, ma anche su quello del supporto familiare e della mobilità.

Questo approccio integrato suggerisce un cambio di passo rispetto al passato, riportando in primo piano l’equità e il sostegno alle fasce più fragili.

Il “ritorno” del Bonus Renzi

Il confronto con il passato è inevitabile. Il famoso “Bonus Renzi” aveva già segnato una svolta per molti lavoratori, diventando simbolo di un nuovo tipo di intervento redistributivo. Ma l’eredità di quel provvedimento, oggi, si presenta sotto una nuova veste, più strutturata e con criteri di accesso aggiornati.

Cresce così la curiosità tra chi attende il cedolino del prossimo mese. Le domande sono molte: chi ne beneficerà davvero? Quanto aumenterà lo stipendio? E soprattutto, quali sono i criteri precisi per accedere a queste misure economiche aggiuntive?

Busta paga
Consegna della busta paga illustrazione (Canva foto) – www.financecue.it

Un pacchetto di misure per sostenere i redditi bassi

Come riportato da Finanza.com, il trattamento integrativo, noto come erede del Bonus Renzi, sarà attivo anche nel 2025 e continuerà a garantire fino a 1.200 euro annui, pari a circa 100 euro al mese. Questa misura sarà destinata ai lavoratori con un reddito annuo fino a 15.000 euro, mentre per chi guadagna tra 15.000 e 28.000 euro, il beneficio sarà accessibile solo se l’importo delle detrazioni fiscali supera l’Irpef lorda. Un meccanismo pensato per sostenere il potere d’acquisto e promuovere l’inclusione economica delle fasce più deboli.

Oltre al trattamento integrativo, i lavoratori pubblici potranno contare su fringe benefit fino a 2.000 euro per chi ha figli a carico e fino a 1.000 euro per gli altri. A questi si aggiungono agevolazioni IVA su spese per mobilità e formazione, soprattutto per chi accetta incarichi lontani oltre 100 km dalla residenza. Le madri lavoratrici con almeno tre figli potranno usufruire di un sgravio contributivo del 9,19%, fino a un massimo di 3.000 euro l’anno, mentre le madri con due figli e redditi inferiori ai 40.000 euro avranno accesso a un’esenzione parziale, confermando l’impegno del Governo verso le famiglie numerose.