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Questi scontrini non vanno assolutamente buttati: puoi inserirli nel 730 | Ti spetta un rimborso senza precedenti

Una documentazione importantissima

Scontrini che non debbono mai esser buttati (Canva) - financecue.it

Ogni anno, per effettuare la dichiarazione dei redditi, hai bisogno di tutta la documentazione necessaria. Quindi, non buttarla.

Tracciare le spese è fondamentale, per una gestione consapevole delle proprie finanze. E conservare le ricevute di tutti i pagamenti, anche di quelli più piccoli, permette di avere un quadro chiaro delle uscite mensili, e di individuare eventuali sprechi o abitudini di spesa, da correggere.

Le ricevute, infatti, son anche una tutela legale. Per le quali, in caso di errori di addebito, doppie transazioni, o contestazioni con esercenti, avere una prova dell’avvenuto pagamento, può solo far la differenza fra risolvere il problema rapidamente, o dover affrontare lunghe trafile burocratiche.

Dal punto di vista fiscale, conservare scontrini e ricevute è, difatti, spesso necessario per detrarre spese sanitarie, scolastiche o professionali. Poiché in assenza di tali documenti, si rischia di perdere benefici economici rilevanti.

Ma anche perché è, comunque, una buona abitudine. Dato che mantenere ordine nei propri documenti, aumenta il senso di responsabilità, e favorisce un approccio più organizzato, alla vita quotidiana.

Detrazioni fiscali, e rimborsi IRPEF

Ogni anno, con la dichiarazione dei redditi, milioni di italiani attendono i rimborsi IRPEF collegati alle spese sanitarie, scolastiche, assicurative e simili. Ma per ottenere queste detrazioni è naturalmente indispensabile poter dimostrare le spese sostenute: tramite appunto scontrini, ricevute, o fatture. Motivo per cui, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione – dal 30 aprile scorso – la dichiarazione pre-compilata: che dal 15 maggio, si può quindi accettare, modificare o inviare. Attenzione: ogni modifica o integrazione, richiede l’obbligo di conservazione dei relativi giustificativi.

Se si invia la dichiarazione pre-compilata, senza modifiche, di certo non è necessario conservare la documentazione per le spese già caricate (come quelle mediche). Così che, in questo caso, l’Agenzia consideri i dati già verificati. Tuttavia, se si inseriscono nuove voci, o si correggono importi, è invece essenziale disporre dei documenti che le giustificano. In mancanza dei quali, si rischia infatti di perdere il rimborso, o di incorrere in sanzioni.

Accedendo online, puoi recuperare tutto
Recuperare la documentazione online (Canva) – financecue.it

Recuperare ricevute e spese sanitarie

Grazie al Sistema Tessera Sanitaria, nel caso tu le avessi perse, è possibile recuperare molte spese sanitarie, online. E accedendo all’area riservata, tramite SPID o CIE, si visualizzano gli acquisti registrati da farmacie, medici e strutture. Se una spesa, invece, non compare, si può richiedere un duplicato a chi ha emesso la fattura.

Le principali detrazioni ammesse, richiedono documenti specifici: come scontrini “parlanti”, per farmaci; ricevute, per le visite mediche; fatture, per dispositivi medici; certificati, per eventuali disabilità; e così via. Anche spese scolastiche, mutui, assicurazioni e attività sportive, devono esser documentate in modo preciso, per risultare detraibili.