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Bonifici, l’ultima sentenza cambia tutto | Senza questo documento sei rovinato: l’Agenzia delle Entrate ha avviato i controlli

Bonifici, l’ultima sentenza cambia tutto | Senza questo documento sei rovinato: l’Agenzia delle Entrate ha avviato i controlli

L'Agenzia delle Entrate ha avviato i controlli (depositphotos.com) - www.financecue.it

Ricevere denaro può dare origine a complicazioni se non si presta la dovuta attenzione. Cosa prevede la normativa.

Un bonifico è, nella maggior parte dei casi, o un gesto di affetto o una spesa pattuita. Può avvenire per supportare la propria attività, o semplicemente per occasioni singolari.

In tali situazioni, difficilmente si immagina che un gesto simile possa destare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate e i suoi serrati controlli.

Eppure, è importante sapere che un certo tipo di bonifico, se non adeguatamente documentato, può trasformarsi in un problema fiscale.

La linea di demarcazione è più sottile di quanto si possa pensare, e le norme da seguire non sono opzionali. Scopriamo come si articola tutto.

La legge sui bonifici

Secondo la legislazione attuale e Brocardi, ogni somma accreditata sul conto di un contribuente può essere oggetto di verifica. Le cosiddette “indagini bancarie”, regolate dall’articolo 32 del D. P. R. n. 600 del 1973 e dall’articolo 51 del D. P. R. n. 633 del 1972, consentono all’amministrazione fiscale di accedere ai dati bancari e di ricostruire il flusso delle operazioni. I versamenti effettuati sono considerati redditi non dichiarati, a meno che il contribuente non possa dimostrare in modo chiaro che si tratta di somme non imponibili.

A questo punto, entra in gioco la giurisprudenza. La Cassazione, attraverso sentenze come la n. 14713 del 2022 e la n. 16850 del 2024, ha chiarito che spetta al contribuente dimostrare l’origine non reddituale delle somme ricevute. Tuttavia, se il bonifico proviene da un familiare (questa la tipologia cui ci riferiamo) e può essere ricondotto a motivazioni affettive o di solidarietà, allora non si configura come reddito imponibile, a condizione che l’operazione sia tracciabile e debitamente motivata.

bonifico con online banking
Ecco i parametri (depositphotos.com) – www.financecue.it

Le sentenze a supporto

Evidenzia Brocardi che una conferma rilevante è arrivata dalla Corte di giustizia tributaria di secondo grado della regione Puglia con la sentenza n. 4378 del 31 dicembre 2024. In questo caso, si è ribadito che l’Agenzia delle Entrate non può presumere automaticamente la natura reddituale di un bonifico familiare senza presentare prove concrete a sostegno della propria posizione. Un orientamento simile era già stato affermato con l’ordinanza n. 11633 del 2021, dove si stabilisce che un accredito bancario, di per sé, non è sufficiente a giustificare l’obbligo di tassazione.

Lo stesso principio è emerso nell’ordinanza n. 397 del 2019, in cui si è escluso che un versamento da parte del suocero potesse essere considerato reddito, grazie alla presenza di una prova tracciabile della donazione. Per prevenire eventuali contestazioni, è essenziale trasferire la somma tramite un mezzo tracciabile, come un bonifico o un assegno non trasferibile, specificando chiaramente la causale ad esempio con le parole “donazione” o “regalo”. Nella maggior parte dei casi, questo è sufficiente per escludere l’intervento del Fisco.