“In Italia sono state abolite”: ufficiale, rimosse dalla circolazione queste monete | Potrai tenerle come ricordo
Addio a queste monete (pixabay.com) - www.financecue.it
Interrotta la produzione di queste monete. Questo spiega perché oggi siano così difficili da trovare. Ecco cosa prevede la legge al riguardo.
Chiunque abbia prestato attenzione al contenuto del proprio portafoglio negli ultimi anni avrà certamente notato la progressiva scomparsa di alcuni tipi di monete.
Un fenomeno, sebbene già noto a molti italiani, è tornato al centro del dibattito pubblico grazie a un messaggio diventato virale. La domanda lanciata provoca una riflessione: siamo noi gli ingenui o gli altri?
Questo tema ha suscitato interesse anche per le sue implicazioni sia simboliche che pratiche: da un lato, c’è il valore che i cittadini attribuiscono alla moneta fisica; dall’altro, si parla del reale utilizzo quotidiano di questi piccoli pezzi di metallo, spesso considerati superflui.
Ma quali sono le verità dietro queste affermazioni? E, soprattutto, queste monete sono state veramente abolite in Italia? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Ecco la verità
Il messaggio circolato su X. com (ex Twitter) non presenta dati ufficiali, ma si basa su una percezione ormai comune tra i consumatori italiani. Tuttavia, c’è un fondo di verità in ciò che viene affermato. Infatti, dal 1° gennaio 2018, l’Italia ha ufficialmente sospeso la produzione delle monete da 1 e 2 centesimi, come stabilito dalla legge 96/2017 (art. 13-quater del DL 50/2017). Questa decisione è stata presa per via del costo di produzione di queste monete, superiore al loro valore nominale. Per coniare un solo centesimo, si spendeva fino a 4,5 centesimi, mentre per il due centesimi si superavano i 5.
Tuttavia, è errato parlare di “abolizione”. Le monete da 1 e 2 centesimi sono ancora a corso legale e possono essere utilizzate normalmente per pagamenti e acquisti. Ciò che è cambiato è la prassi nei negozi e nei supermercati, dove è stata introdotta una forma di arrotondamento per i pagamenti in contante, che prevede di arrotondare all’unità di 5 centesimi più vicina.
Come va in Europa
Nel contesto europeo, l’Italia si inserisce in un trend condiviso da altri Paesi come Finlandia, Belgio, Irlanda e Paesi Bassi, che hanno già implementato meccanismi simili per limitare l’uso delle monete di piccolo taglio. Anche la Commissione Europea ha avviato delle consultazioni per esplorare la possibilità di una loro eliminazione definitiva in tutti gli Stati membri. Un sondaggio ufficiale ha rivelato che circa il 70% dei cittadini europei si dichiara favorevole a questa iniziativa.
In conclusione, sebbene l’Italia abbia sospeso la produzione delle monete da 1 e 2 centesimi per motivi economici e logistici, non si può affermare che siano state “abolite” nel senso stretto del termine. Queste monete rimangono legali, anche se la loro presenza nella circolazione quotidiana sta diventando sempre più rara.