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La malattia pagata ve la potete scordare | INPS, fulmine a ciel sereno: bisognerà lavorare fino a schiattare

Uomo triste per malattia

Uomo triste perché non può affrontare una malattia (Canva Foto) - financecue.it

Puoi scordarti l’indennità di malattia secondo alcune voci di corridoio. Riveliamo quanto c’è di vero. Scoprilo ora!

Immagina di dover andare al lavoro mentre sei malato, costretto a fare i conti con il corpo che non risponde. Le energie scarseggiano, ma le scadenze e le aspettative restano. Un senso di frustrazione ti pervade, perché il tuo corpo ti impedisce di fare al meglio ciò che sei chiamato a fare.

Lavorare malato significa dover mascherare il disagio, cercare di concentrarsi mentre il tuo fisico ti manda segnali chiari. Ogni movimento diventa più faticoso, ogni decisione più difficile. Il tuo benessere è messo da parte, mentre il lavoro, le responsabilità e la pressione restano sempre al primo posto.

Pensaci: se potessi stare a casa e guarire, saresti più produttivo, più concentrato e capace di fare meglio il tuo lavoro. Quando sei malato e costretto a lavorare, non solo metti a rischio la tua salute, ma anche la qualità del tuo operato.

Ora immagina di essere in un team, dove il tuo contributo è importante, ma se lavori in queste condizioni rischi di influenzare l’intero gruppo. A volte, prenderti una pausa per recuperare è il miglior investimento, per te e per il lavoro che svolgi. Come funziona?

Come funziona

Per molte persone, l’idea di prendersi una pausa quando sono malate può sembrare un lusso irraggiungibile. Le difficoltà economiche, i contratti precari e la paura di perdere il posto di lavoro spingono moltissimi a continuare a lavorare, anche quando il corpo e la mente gridano di fermarti.

In un mondo dove la competizione è alta e i ritmi sono frenetici, c’è una pressione costante a non fermarsi mai, come se la salute dovesse passare in secondo piano rispetto al dover soddisfare le aspettative. Come funziona?

Uomo malato
No indennità per malattia (Canva Foto) – financecue.it

Cosa fare

​In Italia, il sistema previdenziale prevede che l’INPS eroga indennità di malattia a partire dal quarto giorno di assenza, con una durata massima di 180 giorni all’anno. Questo periodo, definito periodo di comporto, è il limite oltre il quale il lavoratore non ha più diritto all’indennità di malattia per lo stesso anno.

Superato questo limite, il lavoratore è tenuto a riprendere l’attività lavorativa, anche se non è nelle condizioni di salute, perché non spettano indennità economiche. Secondo Wikilabour, durante il periodo di malattia, il lavoratore deve comunicare l’assenza al datore di lavoro e sottoporsi a visita medica, con il rispetto delle fasce di reperibilità. L’azienda è obbligata a integrare l’indennità INPS per garantire la retribuzione completa al dipendente. È importante che conosci questi limiti e obblighi per tutelare i diritti e pianificare periodi di assenza.