Multe stradali, con questa dritta non devi più pagarle: la soluzione è più semplice di quanto pensi | Difenditi subito
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Le multe stradali sono tra le sanzioni più frequenti che gli italiani si trovano a dover affrontare. Secondo le statistiche, le infrazioni più comuni riguardano il superamento dei limiti di velocità, il mancato pagamento del parcheggio e l’uso improprio del cellulare alla guida. Queste violazioni, spesso considerate minori, possono però pesare considerevolmente sulle tasche dei cittadini, soprattutto quando non vengono pagate entro i termini stabiliti e comportano sanzioni aggiuntive.
Il superamento dei limiti di velocità è senza dubbio tra le violazioni più sanzionate in Italia. Molte strade, soprattutto quelle urbane, sono costantemente monitorate da autovelox e telecamere, strumenti che negli ultimi anni hanno contribuito ad aumentare il numero di multe. Anche il mancato rispetto dei semafori rossi è un’infrazione comune, rilevata da telecamere installate in molti incroci cittadini.
Un’altra violazione frequente è l’uso del telefono cellulare alla guida senza dispositivi di vivavoce. Nonostante le campagne di sensibilizzazione e l’inasprimento delle sanzioni, molti automobilisti continuano a utilizzare lo smartphone mentre sono al volante, mettendo a rischio la sicurezza stradale. Infine, le sanzioni per il mancato pagamento della sosta nelle aree a pagamento rappresentano un’altra fonte significativa di multe per gli italiani.
La gestione di queste sanzioni non è sempre semplice, e molti cittadini si trovano spesso in difficoltà nel contestare una multa che ritengono ingiusta.
Come contestare una multa ingiusta
Se ritieni di aver ricevuto una multa illegittima, la legge italiana offre diverse possibilità per contestarla. Una delle opzioni più utilizzate è il ricorso al Giudice di Pace, che può essere presentato entro 30 giorni dalla notifica della multa. In alternativa, è possibile presentare un ricorso al Prefetto, entro 60 giorni dalla notifica. Questo ricorso è gratuito e può essere inviato direttamente all’ufficio del Prefetto o tramite l’organo che ha emesso il verbale.
Un’altra possibilità è l’autotutela, ovvero una richiesta rivolta all’ente che ha emesso la multa per correggere eventuali errori senza dover avviare un procedimento legale.
I motivi per richiedere l’annullamento
Esistono diverse situazioni in cui è possibile richiedere l’annullamento di una multa. Ad esempio, se la notifica del verbale è avvenuta oltre i 90 giorni dall’infrazione, o se è stata commessa un’ errata trascrizione della targa del veicolo. In questi casi, è possibile presentare una richiesta di annullamento per far valere i propri diritti e evitare di pagare sanzioni non dovute.
Altri motivi validi per l’annullamento possono includere l’emissione della multa a una persona non proprietaria del veicolo al momento dell’infrazione, o se il veicolo è stato venduto o rubato prima del giorno dell’infrazione contestata. Inoltre, sanzioni basate su rilevazioni errate da parte di autovelox o telecamere malfunzionanti possono costituire validi motivi per contestare e richiedere l’annullamento del verbale.