Bloccati 6 siti che offrono servizi finanziari: nella lista c’è 2139 exchange
La Consob blocca una lunga lista di siti che offrono servizi finanziari. Scopri quali sono i siti individuati.
Negli ultimi anni, l’abusivismo finanziario è diventato un problema crescente in Italia, con sempre più siti web che offrono servizi finanziari senza le necessarie autorizzazioni. Questo fenomeno ha spinto la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ad adottare misure drastiche per tutelare i risparmiatori e garantire la trasparenza del mercato finanziario. Di recente, la CONSOB ha annunciato l’oscuramento di ulteriori sei siti web, portando il totale a ben 1.140 siti bloccati dal luglio 2019, anno in cui l’Autorità ha ottenuto il potere di intervenire in questo ambito.
L’Intervento della CONSOB
La CONSOB ha il compito fondamentale di vigilare sul mercato finanziario italiano e di proteggere gli investitori da pratiche scorrette. Negli ultimi anni, ha intensificato i suoi sforzi per combattere l’abusivismo, un fenomeno che si manifesta principalmente attraverso piattaforme online che offrono servizi di investimento senza essere autorizzate. Queste piattaforme attirano spesso gli utenti con promesse di guadagni elevati e rapidi, sfruttando l’ignoranza o la buona fede dei risparmiatori.
Nel recente intervento, la CONSOB ha oscurato i seguenti sei siti:
- Bitmatic (https://maticbit.com)
- Xmtoro (https://xmtoro.com e relativa pagina https://account.xmtoro.com)
- 2139 Exchange (https://2139.online, https://2139.ltd e https://2139.fun)
- Cyber Capital (https://cybercapital.ltd)
Questi siti sono stati identificati come intermediari finanziari abusivi e non autorizzati, creando quindi un rischio significativo per gli investitori.
L’incremento del numero di siti oscurati
Dal luglio 2019, la CONSOB ha potuto attuare un intervento più incisivo contro l’abusivismo finanziario grazie all’introduzione di nuove normative. Prima di questo cambiamento legislativo, l’Autorità non disponeva di strumenti efficaci per affrontare la questione, permettendo così a numerosi siti di operare senza controllo. Con l’aggiunta dei sei nuovi siti recentemente oscurati, il numero totale di piattaforme bloccate dalla CONSOB ha raggiunto l’impressionante cifra di 1.140.
Questo incremento evidenzia non solo l’entità del problema dell’abusivismo, ma anche l’impegno della CONSOB nel tutelare i risparmiatori. Ogni sito oscurato rappresenta un tentativo di proteggere gli investitori da pratiche fraudolente, che possono portare a perdite economiche significative.
I rischi dell’abusivismo finanziario
L’abusivismo finanziario presenta diversi rischi per gli investitori. Le piattaforme non autorizzate spesso operano al di fuori del controllo delle autorità di vigilanza, rendendo difficile per gli utenti recuperare eventuali fondi persi. Inoltre, queste piattaforme possono utilizzare tecniche di marketing aggressive e promesse ingannevoli per attirare i risparmiatori, rendendo il rischio di frodi e truffe ancora più elevato.
Un aspetto allarmante è che molte di queste piattaforme utilizzano il nome di istituzioni finanziarie legittime o si presentano come esperti del settore, creando una falsa impressione di affidabilità. Gli investitori, quindi, sono spesso ignari dei rischi a cui si espongono.
Per proteggere i propri investimenti, gli investitori dovrebbero seguire alcune linee guida fondamentali. In primo luogo, è importante verificare sempre che un intermediario finanziario sia registrato e autorizzato dalla CONSOB o da altre autorità competenti. La verifica può essere effettuata attraverso il sito ufficiale della CONSOB, che fornisce un elenco degli intermediari autorizzati.
In secondo luogo, gli investitori dovrebbero diffidare di promesse di guadagni rapidi e facili, poiché queste spesso nascondono truffe. È consigliabile fare ricerche approfondite prima di investire e consultare professionisti del settore quando si hanno dubbi. Infine, è fondamentale segnalare eventuali sospetti di abusivismo alla CONSOB. L’Autorità ha predisposto canali di comunicazione dedicati per raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini e degli investitori.