L’UE annuncia nuovi dazi sulle auto elettriche dalla Cina: riequilibrio del mercato o inizio di una guerra commerciale?
L’Unione Europea ha recentemente annunciato nuovi dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina, con aliquote che variano dal 17,4% al 38,1%. Questa decisione nasce dalla preoccupazione che i produttori cinesi beneficino di sussidi illeciti da parte del governo di Pechino, creando una concorrenza sleale per i produttori europei. La misura, che potrebbe entrare in vigore a partire dal 5 luglio 2024, è stata accolta con reazioni contrastanti sia in Europa che in Cina.
Contesto e motivazioni dei dazi sulle auto elettriche dalla Cina
La Commissione Europea ha avviato un’indagine anti-sovvenzioni nei confronti dei produttori cinesi di veicoli elettrici nel settembre 2023, in risposta all’aumento esponenziale delle importazioni di auto elettriche cinesi, passate da 57.000 unità nel 2020 a oltre 437.000 nel 2023. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato come i sussidi governativi cinesi distorcano il mercato a danno dei produttori europei.
Reazioni in Europa
La decisione ha generato un dibattito intenso tra gli Stati membri dell’UE. La Francia, che ha spinto fortemente per l’indagine, vede nei dazi una protezione necessaria per i suoi produttori, come Renault e Stellantis, che competono direttamente con le auto elettriche cinesi nei segmenti di mercato più sensibili ai prezzi.
Al contrario, la Germania ha espresso preoccupazioni circa le possibili ritorsioni cinesi e l’impatto sulle sue numerose aziende che dipendono dal mercato cinese. I produttori tedeschi, come Volkswagen, hanno forti legami con la Cina e temono una guerra commerciale che potrebbe danneggiare i loro interessi economici.
Dazi sulle auto elettriche: implicazioni per la Cina
La Cina ha risposto con fermezza, minacciando di prendere misure di ritorsione se l’UE procederà con l’introduzione dei dazi. Il Ministero degli Esteri cinese ha criticato la mossa come protezionistica, avvertendo che potrebbe portare a una destabilizzazione delle relazioni economiche e commerciali tra Cina e UE. Tra le possibili contromisure, Pechino potrebbe aumentare i dazi sulle importazioni di veicoli europei e altri prodotti come il brandy francese.
Possibili scenari futuri
L’introduzione dei dazi potrebbe avere diversi esiti. Da un lato, potrebbe stimolare una maggiore produzione di veicoli elettrici in Europa, riducendo la dipendenza dalle importazioni cinesi e creando nuovi posti di lavoro nel settore automobilistico europeo. Dall’altro lato, un’escalation delle tensioni commerciali potrebbe danneggiare le economie di entrambi i blocchi, portando a un aumento dei prezzi per i consumatori e una riduzione delle esportazioni.