Assicurazione professionale Commercialista: è obbligatoria?
Pensiamo a un banalissimo errore di calcolo che, però, se causato da un commercialista potrebbe avere conseguenze piuttosto gravi. Come avviene per le altre assicurazioni professionali, l’assicurazione dedicata ai commercialisti serve a supportare il professionista proprio in caso di danni causati ai clienti o a terzi nell’ambito di svolgimento della sua attività ma, soprattutto, contribuisce a rendere più serena e sostenibile la propria attività lavorativa.
L’assicurazione per commercialisti è obbligatoria?
L’Assicurazione Professionale Commercialista è una polizza che rientra negli obblighi stabiliti dal DPR 137/2012 per tutelare il professionista da tutti i risarcimenti danni che potrebbe essere tenuto a versare in sede di responsabilità civile.
La definizione di danni, sbagli o errori nell’ambito assicurativo specifico è molto vasta e comprende non solo i danni materiali, ma anche quelli immateriali, a patto che siano compiuti senza dolo da parte del commercialista stesso.
Come tanti altri professionisti, perciò, anche i commercialisti sono obbligati per legge a sottoscrivere una polizza di responsabilità civile, a prescindere dalla tipologia specifica di mansione svolta.
Oltre a chi stipula la polizza, l’assicurazione è estesa anche a tutti i dipendenti, collaboratori o apprendisti presenti nello studio o che collaborano con il singolo professionista.
Cosa copre l’Assicurazione Professionale Commercialista?
Ci troviamo di fronte a una polizza che include una casistica molto estesa delle attività incluse in questo tipo di assicurazioni, come: assistenza fiscale, dichiarazioni fiscali, versamenti tardivi, trasmissione dei dati, mediazione, consulenze o rispetto privacy.
Si tratta di attività anche molto diverse tra loro ma che rientrano tutte nelle competenze di un commercialista.
Attività ordinaria, acquisizioni e fusioni, amministratore di sostegno, amministratore di stabili e condomini, assistenza fiscale per conto dei CAF, certificazione e visti, codice privacy, penalità fiscali e tanto altro: solitamente la polizza RC professionale commercialista presenta delle garanzie cosiddette sempre operanti, ovvero sempre incluse nella polizza.
Ma, cosa succede se un commercialista non sottoscrive la polizza come previsto dalla legge in vigore?
La prima conseguenza della mancanza di una Polizza RC Commercialisti è di tipo pratico: in assenza di un’assicurazione il commercialista sarà tenuto a risarcire personalmente eventuali danni causati al cliente o ad altre persone.
Oltre al risvolto pratico, la mancanza di una copertura assicurativa costituisce in primo luogo una violazione del codice deontologico secondo cui il professionista è tenuto a comunicare al proprio cliente la presenza dell’assicurazione ed i relativi massimali.
Inoltre, se si decide comunque di non sottoscrivere una polizza RC, si può andare incontro a una serie di provvedimenti da parte dell’ordine dei commercialisti che vanno da una sanzione fino alla sospensione temporanea del professionista, per arrivare solo nei casi più rari e gravi alla radiazione dall’albo.
L’assicurazione per commercialisti: quale scegliere?
La natura obbligatoria della copertura assicurativa non esclude la possibilità del professionista di scegliere liberamente la compagnia assicurativa e le condizioni di contratto che rispondano al meglio sia a una sua esigenza economica sia a un’esigenza di tutela.
Come abbiamo già visto, infatti, per ciascun commercialista è necessario definire condizioni contrattuali differenti e rispondenti alle esigenze legate all’esercizio delle specifiche attività di modo da proporre un’offerta assicurativa su misura.
Non a caso, oltre alle garanzie operanti, è possibile aggiungere alla polizza ulteriori tutele, ovvero estensioni che si possono inserire nell’assicurazione con il pagamento di un sovrappremio.
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